2014
La Sergio Bonelli Editore, la casa editrice di fumetti più importante del nostro paese, ha ritoccato leggermente i prezzi dei suoi albi mensili, portandoli da 2,90 a 3,20 euro. Pochi centesimi di aumento, dunque, per un prodotto il cui costo resta molto basso, specie se confrontato ai prezzi di altri mercati esteri. Gli albi Bonelli sono composti da non meno di 94 tavole in bianco e nero. In Francia, invece, lo standard è 48 pagine di formato più grande e a colori, ma a 14 euro o più. Negli USA, per venti pagine di fumetto (sempre a colori) si spenedono poco meno di quattro dollari.
Ovviamente, al di là dei confronti, la questione è un’altra: non è mancato chi ha polemizzato sull’aumento del prezzo dei fumetti di casa Bonelli. Va però ricordato come, da anni, non si registravano ritocchi all’insù, nonostante un aumento delle spese di produzione e, più in generale, del costo della vita. Va anche ricordato che un albo Bonelli richiede un tempo di lavorazione di circa un anno e spesso l’impegno di diverse figure professionali, sia autoriali che tecniche.
Ma davvero pagare poco più di tre euro le creazioni di uno staff che in maniera artigianale realizza prodotti che mantengono viva l’industria del fumetto è qualcosa su cui polemizzare? E che dire quando se ne pagano cinque per una pizza che lascia a desiderare o per una birra annacquata? O circa dieci per un pessimo film, che tra l’altro non si può nemmeno rivedere, a differenza di un fumetto che, in ogni caso, resta tuo? Persone che pagano senza batter ciglio trenta euro per una serata in discoteca o ottanta per un consulto medico, magari di pochi minuti (e senza fattura!), si lamentano perché un libro, che sia a fumetti, in prosa o in versi, costa cinque, dieci, venti o più euro? Un libro che racchiude il lavoro, la passione, l’impegno, spesso anche l’arte di uomini e donne che con la loro fantasia ci regalano ore di spensieratezza, ci informano, ci tengono compagnia, ci esortano, ci disorientano anche, aprendoci nuovi scenari.
Insomma, la questione di cui sopra è precisamente questa: basta svalutare l’attività scrittoria e creativa, la pratica più democratica per viaggiare e regalare sogni ed emozioni fin dall’inizio dei tempi, o giù di lì. E, c’è da scommetterci, fino alla fine!
Carmine De Cicco per MangaForever.net