2017
“Ci sono maestri che masticano bambini e sputano uomini. Don Milani è uno di questi” una significativa frase del libro IL MAESTRO di Fabrizio Silei e Simone Massi Edizioni Orecchio Acerbo.
Il Maestro è Don Lorenzo Milani che, nato da una famiglia borghese prese i voti nel 1947 e fondò una scuola popolare prima a S. di Donato Calenzano e poi a Barbiana dove fu “esiliato” dalla Curia Fiorentina.
Nella scuola fondata da Don Milani si imparava “a leggere e a scrivere ai figli dei contadini” con lo scopo di fortificare quei bambini e insegnare loro a pensare per diventare uomini liberi.
“Ridare la parola agli ultimi perché chi non ha parola non ha dignità e quindi nemmeno la libertà di agire”.
Quella di Barbiana è una scuola “a colori” ma la storia è tutta con intense immagini in bianco e nero di Simone Massi. Il libro si apre con un papà che ha una vita buia (alzandosi sempre prima dell’alba) e monotona (facendo il solco tutti i giorni avanti e indietro). Le tavole hanno una forza assoluta che ti accompagnano dentro la storia.
Il narratore del libro è un bambino figlio di un contadino che si sente preso in giro dal suo padrone in quanto alla sua richiesta di allacciare la luce gli viene presentato un foglio e detto di avere pazienza ma lui e il figlio non sapendo nè leggere né scrivere possono solo avere il dubbio che quella lettera sia un inganno. La reazione del padre è costruttiva tanto che porterà il figlio dal “prete matto” in montagna.
Il buio così comincia a diradarsi e man mano che la storia va avanti le immagini diventano più definite con il bianco che prende sempre più spazio.
Dove c’è Don Milani i bambini sono sempre insieme formando una piccola comunità come se volessero, stando uniti, allontanare le paure e i dubbi.
Nella parte centrale e finale della storia ci sono i riferimenti alle tappe importati della vita a Barbiana: da “Lettera ai cappellani militari” (per questa don Lorenzo fu denunciato e rinviato a giudizio e al processo di primo grado fu assolto mentre fu condannato in secondo grado dopo la morte), a “Lettere ad una professoressa”, a quando la scuola era meta di importanti figure sia del mondo culturale che del lavoro, alla morte avvenuta a Firenze ed allo sconforto dei ragazzi. Pochi giorni prima di morire disse “In questa stanza sta accadendo un miracolo, fra poco un cammello passerà per la cruna di un ago”.
Il libro si chiude con l’immagine del padre seduto e pensieroso, finalmente con il chiarore della luce elettrica e con la scritta, simbolo di Don Milani, I CARE.
Una storia da leggere: Silei ti prende per mano e ti porta nel mondo di Barbiana facendoti scoprire “una scuola come non c’era mai stata” e da cui traspare sempre il grande entusiasmo dei ragazzi sempre uniti al loro maestro. Il linguaggio è essenziale e diretto reso efficace anche dalla grafica del libro.
I personaggi sono marcati sia con le parole che con le immagini e rendono bene il racconto, si parte con i piccoli fratelli del narratore nel letto quando il padre li va a svegliare, al padre che tira l’aratro, al suo sguardo di rabbia davanti a padrone, a Don Milani con i bambini a cui lui “insegna a pensare” e che fanno quasi da scudo davanti al Carabiniere, insomma un libro dove parole e immagini si fondono in modo essenziale.
In effetti è un albo illustrato che può essere letto anche da tanti giovani che non conoscono la storia di Don Milani.
Il 20 giugno scorso Papa Francesco si è recato a Barbiana sulla tomba di Don Milani: “….il gesto che ho oggi compiuto vuole essere una risposta a quella richiesta più volte fatta da don Lorenzo al suo Vescovo, e cioè che fosse riconosciuto e compreso nella sua fedeltà al Vangelo e nella rettitudine della sua azione pastorale. In una lettera al Vescovo scrisse: «Se lei non mi onora oggi con un qualsiasi atto solenne, tutto il mio apostolato apparirà come un fatto privato…»….Oggi lo fa il Vescovo di Roma”.