Avventuroso romanzo di Patrizia Rinaldi, autrice poliedrica di capolavori rivolti ad adulti e ragazzi, rappresenta un’opera impossibile da non attribuire alla sua penna. L’autrice, laureata in filosofia all’Università di Napoli Federico II e specializzata in scrittura teatrale, è vincitrice di due premi Andersen (uno come miglior autore 2016 e l’altro proprio per la “Compagnia dei soli”). Il premio, proposto dalla Rivista Andersen di Genova, da 35 anni è il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori. Il premio le è stato conferito per la particolarità del suo stile di rappresentare eroi comuni, quasi troppo umani, i cui difetti si trasformano magicamente in superpoteri, allo scopo di trasmettere speranza ai suoi lettori.  Dal tratto essenziale e rapido, ma comunque ricco di contenuto, il romanzo-fumetto “La compagnia dei soli”, è rafforzato dalle illustrazioni di Marco Paci, illustratore e scenografo di grande fama, originario di Ravenna, ma trapiantato a Verona. Nella narrazione compaiono le figure di quattro giovani bizzarri: Francesco, Mariolina e i due gemelli, insieme all’abile e imbattibile nano Izio, che si autodefinisce l’accidente, sgorbio di natura e che vivono nelle viscere di una città sepolta ricca di cunicoli, sotto il vulcano. Izio è il primo sostenitore dell’unione dei cinque ragazzi scampati ad un esercito che vorrebbe la loro morte capeggiato da un tenente crudele e avaro. Dopo un lungo cammino i ragazzi trovano un nascondiglio sotterraneo dove da tempo vive la giovane e bella Sara, anche lei perseguitata, vera eroina della storia e decisa a vendicare la sorella. Sara, accortasi già da tempo della presenza dei ragazzi nel sotterraneo e dopo essersi accertata della loro ingenuità, approfitta del tremito del vulcano al di sopra del nascondiglio per salvare i quattro ragazzi rimasti soli dall’arrivo dei topi affamati che uscivano fuori solo in quelle rare occasioni. Insieme scappano in cerca di un rifugio e, dopo un lungo cammino, riescono a mettersi in salvo incidendo sulle pareti durante la fuga le indicazioni necessarie ad Ignazio per ritrovare la strada: Izio riesce così a mettersi in salvo. Una volta insieme decidono di salvare Pier Remigio, il figlio del tenente dell’esercito spietato. Agli ordini di Sara, i due riescono rapidamente a raggiungere il giovane che, legato ad un palo, aspettava ormai sconfitto la sua morte. Arrivata la notte riescono a liberarlo. Arrivati al rifugio e dopo aver festeggiato crollano in un sonno eterno in seguito all’esplosione del vulcano.

Patrizia Rinaldi è riuscita a narrare, con l’ausilio delle illustrazioni di Paci, una storia ricca d’azione, il cui aspetto dominante è la collaborazione, mediante la quale è possibile raggiungere la salvezza , offrendo luci di speranze a chi legge.

Con la sua scrittura rara ed unica, è riuscita ad ideare una storia che spinge il lettore ad  emulare quei ragazzi soli, affinché imparino a tramutare la paura in coraggio per affrontare e superare ogni ostacolo.

Una storia che risulta essere un insegnamento, una spinta soprattutto, per i lettori più giovani, a rincorrere il proprio obbiettivo senza alcun timore, consapevoli di essere umili ma allo stesso tempo supereoi, affrontando con vigore ogni pericolo, pur di raggiungere la luce seppur con qualche difficoltà.

                              Chiara Zamparelli, IIIAP  Liceo Serao – Centro Leggimi Forte