2013
Si è concluso in data 27 giugno, presso “I giardini dei miti” della scuola Duchessa d’Aosta di Pomigliano d’Arco il progetto “e…lessero felici e contenti”, laboratorio di lettura ed illustrazione iniziato sette mesi fa che ha coinvolto gli alunni degli istituti Italo Calvino e Andreina Caiazzo. Se dovessimo fare un resoconto di quella che è stata questa esperienza diremmo senza dubbio che non è semplice entrare in una scuola, prendere dei libri e leggere, come se fosse l’atto più spontaneo a questo mondo (e come- invece- si vorrebbe che fosse), soprattutto se ci sono tra gli uditori bambini che non sono mai stati predisposti all’ ascolto o semplicemente non hanno chi gli narra delle storie. E allora incontri il bimbo disciplinato e ansioso di nuovi racconti, quello indisciplinato che poi inizia ad essere catturato, quello curioso che non si lascia sfuggire il minimo particolare, quello che segue la storia con gli occhi incollati alle illustrazioni, quelli che esultano di meraviglia quando entri in aula con la borsa dei libri e gli annunci il “siete pronti per delle nuove avventure??” e tutti a sommergerti di abbracci e sorrisi. Se c’è una cosa che abbiamo ulteriormente appurato, e parlo in qualità di persona impegnata in questo percorso, è che con i bambini non si può mai essere impreparati, altrimenti ti sfuggono, con loro nulla può esser lasciato al caso, se hai delle storie, se hai un percorso da fare è bene che tu sia pronto: è dovuta prassi quella di conoscere i racconti che andrai a narrargli, chi sono i personaggi, come sono fatti, sapere le giuste pause e quando intrigarli tra l’azione che accade tra una pagina e l’altra, porgere sempre il libro dal loro lato, permettergli di interagire, incuriosirli a tal punto che non si distraggono più fino a quando non è finita. Di notevole importanza è stato l’affiancamento di laboratori creativi tenuti dall’ illustratrice Manuela Trimboli, che ha accompagnato la lettura delle storie con i suoi disegni in estemporanea, che ha stimolato la fantasia dei bambini con colori, forbicine, colla e carta, lasciandoli liberi di esprimersi, di colorare “i propri cieli” col colore a cui più tengono, senza forzarli nelle scelte, senza dar loro nulla di predisposto, se non la fantasia e la creatività che già possiedono. Quanto alle illustrazioni contenute nei libri lei stessa sostiene che esse giocano un ruolo importante. Si può raccontare una storia in silenzio, solo facendo scorrere le immagini e la magia che si crea è impagabile. L’immagine crea un ponte tra il momento fisico in cui il bambino si trova in quel contesto ad ascoltare e la storia stessa, che poi lo trasporta in un altro mondo. È un viaggio. Per portare avanti questo progetto secondo i dovuti criteri è stata messa a punto una intera programmazione, sottoposta ai genitori attraverso una lettera a loro indirizzata, dove si spiegava quali argomenti sarebbero stati affrontati mese per mese. Siamo giunti alla fine e le storie lette in questo lungo periodo sono state circa novanta. I genitori ringraziano, dicono che ai loro figli è servito, ed io se guardo a questi sette mesi posso dire altrettanto, perché per la persona che racconta, che ha quegli occhietti vispi ad osservarla, quelle orecchie attente attente “per sentirti meglio” è un impegno e una dedizione, ma è anche un legame che tu stai creando tra te e i bambini sul filo della tua voce.
Si ringraziano Pasquale Avallone, sempre presente in questo impegno che lo accompagna da anni e ancora una volta l’esperta Manuela Trimboli che ha colorato ogni incontro e ogni angolo di foglio.
Marianna Marzano
ps: l’immagine sopra inserita è stata realizzata da M. Trimboli in occasione dell’incontro finale.