2013
Si chiama “Il mondo di Teo” la nuova uscita della giornalista/scrittrice milanese, Zita Dazzi. Fa parte della collana Il Castoro Bambini ed è senza dubbio un’overdose di allegria, entusiasmo e forse anche piccolo aiuto per tanti, specialmente per chi si appresta ad entrare nl tortuoso tunnell dell’adolescenza. Protagonista, come si può facilmente intuire dal titolo, Teo, un ragazzino alle prese con una Prof un po’ troppo esigente, un migliore amico volato via perché rapito da una freccia di Cupido, ragazzine insignificanti che gli girano attorno e molto altro ancora… Un vero mix concentrato di passione ed emozioni, che rivivono mediante il pugno di un’autrice perennemente in adolcescenza. Ecco così potrebbe essere marchiata la nostra amica milanese. Una donna che ama mettere nero su bianco facendosi rapire come l’amico di Teo, non da Cupido, bensì da quelli che evidentemente molti hanno piena ragione di definire, gli anni più belli della vita di ogni individuo. A Zita abbiamo posto i seguenti quesiti a cui, con estrema carica positiva ci ha tenuto a rispondere:
- “IL MONDO DI TEO” E’ UN ROMAZO TUTTO PER RAGAZZI; COSA TI AFFASCINA MAGGIORMENTE DI QUESTA PARTICOLARE SCRITTURA, PER CERTI VERSI COSI’ DIVERSA DA QUELLA PER ADULTI?
Scrivere per i ragazzi per me è naturale come stare con i ragazzi, non c’è una scelta razionale dietro, è un istinto, quello che penso di saper fare. spesso mi chiedono come faccio ad avere così dimestichezza con il linguaggio dei giovani e dei bambini. Forse il fatto di avere quattro figli, di cui tre adolescenti, mi aiuta. Poi, cerco di essere spontanea e di raccontare situazioni vere, peerché penso che la sincerità e la verità sia quel che chiedono i lettori più giovani.
- QUANDO, DOVE E COME NASCE IL TUO TEO?
Il Mondo di teo è un libro nato inizialmente come racconto a puntate estivo pubblicato sulle pagine di repubblica, il giornale per cui lavoro da 25 anni. In effetti quel primo testo è diventato uno dei tre macroracconti che costituiscono il libro. Tre racconti per descrivere tre sentimenti: l’amore, la paura, l’amicizia. Ho ripreso il mano il testo uscito sul giornale e l’ho moltiplicato. L’idea è quella di descrivere la vita di un ragazzo di terza media, alle prese con la crescita, lo studio, l’insicurezza, i professori, gli amici, le fidanzate. La vita che man mano si presenta. Non un super eroe, non un mago con super poteri, non un vampiro. Un ragazzo italiano come tanti per potersi facilmente identificare.
- TEO, IL PROTAGONISTA E’ MOLTO SIMILE A MOLTI GIOVANI CHE VIVONO NELLA SOCIETA’ ODIERNA. QUINDI NON TANTO LONTANO ANCHE DAI TUOI FIGLI, NIPOTI ETC; IL FATTO CHE LA TUA PENNA ABBIA UN TARGET MIRATO SOPRATTUTTO AD UN PUBBLICO GIOVANILE, TI E’ DI AIUTO NEI RAPPORTI INTERPERSONALI CON I TUOI CARI?
Scrivere libri è una attività che io faccio per mio divertimento, perché mi consente di cambiare un po’ sguardo oltre il giornalismo, perché mi fa girare le scuole italiane di tante regioni diverse dalla mia. Io vivo a Milano da tanti anni e solo scrivendo libri per ragazzi ho cominciato a vedere il nostro Paese da di dentro delle scuole, un mondo che considero molto interessante e che non conoscevo facendo solo la giornalista. In questo mi hanno aiutato i miei libri, più che nei rapporti interpersonali con i miei famigliari.