“Il veleno del Molise. Trent’anni di omertà sui rifiuti tossici” è l’ultimo libro del giornalista Paolo De Chiara, pubblicato attraverso il marchio editoriale Falco. Con la medesima casa editrice calabrese, De Chiara aveva già pubblicato nel 2012 “Lea Garofalo. Il coraggio di dire di no”. Testo comunque reduce da un degno successo di pubblico e di critica. In questa nuova opera d’indagine, se così possiamo definirla, ci si chiede all’interno, se magari era così indispensabile la testimonianza di un pentito di camorra per risalire a queste omertà. E’ davvero concepibile che un elemento sporco e assordante come il silenzio sia riuscito a regnare sovrano per così tanto tempo?!

Di sicuro per un lungo periodo la preferenza è stata quella di far apparire il Molise come una sorta di paradiso terrestre quasi, facendo di tutto per coprire quanto di più orrendo si celava dietro quella falsa apparenza. Un libro che spiega il perchè dell’arrivo delle MAFIE: la Malapolitica.

Grazie ad un “tète à tète” con l’autore stesso, abbiamo potuto esaudire dubbi, perplessità e curiosità in merito all’argomento;

- Lo si potrebbe definire un libro d’inchiesta. Come sappiamo è un genere a te caro; come mai questa scelta?

In una Regione come il Molise, definita isola felice dalla classe dirigente, non è mai stata affrontata seriamente questa tematica. La gente non è stata informata, si è fatto finta di non vedere, di non sentire. Nessuno ha parlato e le mafie sono arrivate.

-Che riscontri stanno ottenendo i tuoi testi soprattutto sul territori?

Abbiamo terminato la prima edizione in venti giorni. C’è sete di sapere, i cittadini sono stufi della vergognosa omertà

- E a livello politico-sociale? Come stanno reagendo e/o migliorando dall”alto?

Poco, troppo poco. Il nodo e politico, perciò è necessaria e non più rinviabile la cultura della legalità

- Bene. Altri progetti che partiranno a breve? ? magari incentrati su tematiche differenti?

Testimoni di giustizia.

Paolo De Chiara è nato a Isernia nel 1979. Attualmente collabora con il quotidiano online Resto al Sud (restoalsud.it) e in Molise, dove ha lavorato con quasi tutti gli organi di informazione regionali, dirigendo un mensile di informazione-cultura e politica, si occupa di infiltrazioni criminali. Si dedica a diffondere la Cultura della Legalità nelle Scuole.