“La Cena di Natale”. Quando due respiri “vibrano vicini”, anche nei libri.
17th Jan

2014

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“La Cena di Natale”. Quando due respiri “vibrano vicini”, anche nei libri.

Le Festività Natalizie ci hanno appena salutato. Ciò nonostante sembra impossibile non parlare di un vero e proprio “caso letterario” che come protagonista e sfondo principale ha proprio il Natale. Stiamo parlando del libro “La Cena di Natale” di Luca Bianchini, edito da Mondadori. Il testo si mostra come continuo di “Io che amo solo te”, pubblicato con notevole successo lo scorso maggio. E leggere quest’ultimo, ovviamente ci permette di avere un quadro più completo della situazione e dell’intreccio generale esistente.

TRAMA:  La scena prende vita a Polignano a Mare, città che alla vigilia di Natale si sveglia praticamente tutta imbiancata. Non essendo abituati, i suoi abitanti non sono preparati ad affrontare concretamente la faccenda. Oltre ciò comunque ci sono le “stressanti” festività che non a tutti fanno lo stesso effetto. C’è, infatti, chi si sente più sereno e tranquillo, e chi invece “eccessivamente” carico. Tra i vari sconvolgimenti, quello che tocca a Matilde, che ha ricevuto un anello in regalo dal marito a causa delle sue assenze e impegni vari, è senza dubbio il più forte. Eccitata al massimo, Matilde organizzerà nella loro casa per quella sera stessa una Super Cena. Una casa che ha come addobbi natalizi, un abete alto 4 metri e il tetto fitto di luminarie. Dietro il pensiero di questa cena, c’è l’obiettivo di Matilde di sfidare innanzi a tutti, Ninella, una cinquantenne, nonchè consuocera e primo grande amore del marito. Per l’occasione, Matilde però sbaglia a farsi la tinta, rendendo così i suoi capelli molto più scuri; un tocco che però di sicuro non la renderà meno attraente. A questa cena però, prenderanno inoltre parte: Nancy, diciassettenne con l’ossessione della verginità; Dora, zia di stampo leghista; Orlando, un ragazzo gay a cui è toccato il compito di scrivere a mano su pergamena ben 11 menù differenti. L’atmosfera, i profumi del cibo e i regali però, non distoglieranno Ninetta e Don Mimì (marito di Matilde) dal sentirsi quasi completamente isolati, essendo anche seduti l’uno vicino all’altra.

Un testo che coinvolgerà del tutto ogni lettore, trasportandolo nelle avventure dei personaggi e regalando comincità, riso a volontà e un’unica, ma sempre e comunque, immensa speranza: L’Amore Vero.

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